Se pensiamo a Pinalli la prima immagine che salta alla nostra mente è quella di una famiglia di imprenditori, una famiglia la cui storia è legata a doppia mandata a quella della profumeria. Eppure qualcosa è cambiato. Precisiamo, la famiglia c’è e continua a esserci, ma si ingrandisce, in tutti i sensi. “Come anticipato alla presenza del nostro personale, dell’industria e di alcuni amici, credo sia giunto il momento di lasciare un po’ di spazio ai giovani, ai nostri figli e a nostro genero. Negli ultimi 16 mesi sono già stati molto più presenti in azienda e i cambiamenti si sono visti, quindi abbiamo deciso di dargli ancora più fiducia. Questo non significa che io e mia moglie usciremo dalla società, bensì che non li limiteremo nelle scelte. Siamo felici di quanto abbiamo costruito in questi anni ma ci rendiamo conto che i giovani hanno una marcia in più, perché hanno voglia di fare, forza fisica e visioni diverse dalle nostre. Hanno già preso e portato avanti delle decisioni, anche difficili, che si sono dimostrate vincenti, il che ci ha convinti che sia giunto il momento di un passaggio di testimone”. Con queste parole Luigi Pinalli, presidente di Pinalli, ci sintetizza le novità sull’assetto aziendale presentate nell’ambito di una festa presso il Castello di Chignolo Po, tra Piacenza e Pavia (nella gallery alcuni momenti della festa dell’8 luglio). Novità che vengono dopo un periodo di crescita intensa, culminato a fine maggio nell’acquisizione di dodici punti vendita da Gruppo Douglas.

Che ruolo rivestiranno i giovani in azienda?

Luigi Pinalli: Leonardo è responsabile dell’ufficio acquisti e si occupa di tutto ciò che riguarda l’e-commerce. Giorgia presidia l’area della gestione del personale, molto complessa perché contiamo 330 dipendenti. Margaret, infine, si sta affacciando al mondo dell’estetica per sviluppare tutta l’area dei servizi: stiamo per inaugurare il primo punto vendita con parrucchiere a Bergamo e presto inizieremo a inserire altre novità come il nail e il brow bar in altri negozi. Mio genero, il marito di Giorgia, si chiama Raffaele Rossetti e coordina una pluralità di aspetti. Quando è entrato in azienda, nei primi tempi, ha osservato e non ha detto una parola, oggi è l’amministratore delegato. Ha una lunga esperienza in ambito bancario, essendo stato direttore di numerose filiali e anche responsabile dell’intera regione Campania per un istituto di credito.

L’anno scorso contavate 36 punti vendita, oggi ne avete 52. Quali sono le ragioni di una simile accelerazione?

Luigi Pinalli: Questa accelerazione è avvenuta in concomitanza con l’entrata in azienda dei miei figli e di mio genero che hanno portato idee nuove, un grande entusiasmo e la voglia di crescere. Certo, adesso abbiamo acquisito in una volta sola 12 punti vendita, ma è stata un’eccezione. Abbiamo fatto questo investimento con sacrificio e un notevole surplus di lavoro. Abbiamo già riaperto tutti i negozi con la nuova insegna e integrato il personale, composto da 51 addetti. A partire dall’autunno rinnoveremo gli arredi e installeremo il nostro nuovo format. In questo momento non avevamo il tempo materiale per un restyling totale. Insomma, dopo l’acquisizione adesso arriva la parte più difficile, quella dell’integrazione.

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