Cosmetica Italia: beauty in fase di recupero
Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia

Ciò di cui l’Italia ha bisogno è “subito una campagna nazionale per rilanciare il Made in Italy, per dire che le merci prodotte in Italia non trasmettono in virus. Per l’industria cosmetica, che esporta il 42% di oltre 11 miliardi di fatturato e ha circa 3 miliardi di saldo attivo, è cruciale. La salute viene prima di tutto, ma bisogna fare chiarezza sui pericoli reali. Ecco, soprattutto abbiamo bisogno di serenità e fiducia, che valgono più dei 3,6 miliardi di misure promessi dal governo”. Ne è certo Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia e patron di Ancorotti Cosmetics che in un’intervista a Il Corriere della sera di oggi prosegue: “A Crema, distretto che produce il 65% del make-up europeo, siamo tutti al lavoro, ma essendo fabbriche a maggioranza femminile, molte mamme, con le scuole chiuse, hanno il problema dei figli a casa. La criticità maggiore è la paura, amplificata dai social media. Lunedì i miei collaboratori erano nel panico, chiedevano di chiudere l’azienda. Alcuni dipendenti non vengono negli stabilimenti e non vogliono nemmeno che andiamo noi da loro: ora lavoriamo in teleconferenza con la Francia, con l’America. È stato rinviato il Cosmoprof, la maggiore fiera del settore, in programma a metà marzo a Bologna. Ecco perché il Covid-19 alla fine ci costerà caro. Ma gli imprenditori sono pronti a rimboccarsi le mani, resisteremo a oltranza”.