Roberto Lusardi insegna Fondamenti di Sociologia presso il corso di laurea in Scienze dell’Educazione dell’Università di Bergamo

“L’essere umano è molto resiliente e adattabile. Lo sappiamo. Lo testimoniano i secoli prima di noi e il fatto stesso che noi siamo qui, oggi. Ogni crisi, per quanto drammatica possa essere (e la situazione attuale non è per nulla banale), offre una rosa di opportunità di cambiamento che si andranno delineando negli anni a venire. Già ora, alcune di queste direttrici di cambiamento si possono intravvedere: l’uso estensivo delle tecnologie digitali sta cambiando il modo in cui le persone lavorano, studiano e stanno insieme; le limitazioni al commercio globale stanno rilanciano le filiere produttive nazionali (soprattutto nell’agricoltura e nella manifattura dei dispositivi essenziali); la paura di importare dall’estero il contagio, riaccendendo nuovi focolai, ci obbligherà a rivedere la mobilità internazionale di persone e merci; le relazioni sociali continueranno ad essere prudenziali a lungo e gli eventi collettivi (partite di calcio, concerti, cinema, ad esempio) cambieranno forma negli anni a venire. Questa situazione ci chiederà dei profondi cambiamenti ma, come abbiamo sempre fatto, sapremo affrontare la sfida e superarla. Anche se non sarà facile e ci condurrà ad essere diversi da quello che siamo stati sino a qualche mese fa. Dobbiamo prepararci. Approfittiamo del lockdown per ripensare gli strumenti che ci serviranno per costruire il futuro. Che è già qui, tra l’altro” – ci spiega Roberto Lusardi che insegna Fondamenti di Sociologia presso il corso di laurea in Scienze dell’Educazione dell’Università di Bergamo.