Facciamo in modo che gli italiani scelgano la profumeria per i loro acquisti di Natale. Dopo mesi chiusi in negativo, e un ottobre che ha toccato il picco verso il basso, ci avviciniamo con un po’ di timore alle settimane più importanti dell’anno, quelle natalizie. Gli auspici non sono particolarmente positivi, ma proprio per questo è necessario trovare nuova forza per reagire. Secondo una recente nota di Confcommercio i consumi natalizi saranno sotto tono, ma solo il 13,7% degli italiani – erano l’11,8% nel 2011 – rinuncerà del tutto a fare acquisti. Questo significa che l’86,3% si aggirerà tra i negozi fisici e virtuali alla ricerca del regalo perfetto da fare a parenti e amici e lo farà con un atteggiamento diverso dal passato. L’indagine rileva, infatti, che “Il 49% degli italiani considera i regali di Natale una spesa necessaria, che è piacevole da affrontare (erano il 45,8% nel 2011)”. Ma ciò che più conta è che Confcommercio sottolinea che “aumentano coloro che cercano di compensare un minore investimento economico con un maggiore investimento emotivo, di autogratificazione”. E quale tipologia di prodotto e di servizio può offrire maggiore gratificazione e coinvolgimento emotivo di profumi, trattamento e make up? Anche al prezzo di pochi euro? Non dimentichiamoci infatti che la profumeria propone smalti da cinque euro insieme a trattamenti che sfiorano il migliaio di euro. Non diciamo che le prossime settimane saranno facili, ma che la profumeria ha delle carte da giocare: forse gli italiani non potranno permettersi di regalare prodotti tecnologici, ma perché non dovrebbero optare per una fragranza che costa un decimo dell’ultimo ritrovato high tech? Rendiamo quindi il punto vendita ancora più bello, facciamolo vivere con animazioni, motiviamo il personale per dare un servizio ancora migliore e cerchiamo di regalare agli italiani sfiduciati dal difficile contesto economico non un sogno (visto il sentiment generale sarebbe probabilmente impossibile) ma almeno qualche briciola di sogno.