La cellulite coinvolge l’ipoderma, raccontano gli esperti di Pupa, ossia lo stato più profondo della pelle e il suo carico di cellule adipose. È un insieme di modifiche di alcuni costituenti di base della struttura della pelle che portano a un cambiamento irreversibile dell’architettura cutanea. Tra il sangue in circolazione e le cellule vi è un continuo scambio di liquidi, quando questo equilibrio si altera, le cellule adipose proliferano e si ingrossano, il tessuto degenera e si instaura il fenomeno cellulitico.

I stadio

Edematosa. La circolazione venosa e linfatica rallentano, gli adipociti ingrossati esercitano una pressione che favorisce il ristagno dei liquidi, le gambe risultano pesanti, gonfie e possono presentarsi formicolii.

II stadio

Fibrosa. Le cellule adipose comprimono le fibre elastiche che le avvolgono e i capillari non riescono a più a “lavorare” bene, i liquidi iniziano a fuoriuscire dalle pareti venose. La pelle diventa pallida e più fredda, pizzicandola sono visibili i primi accumuli.

III stadio

Sclerotica. Le cellule adipose ingrossate iniziano ad accorparsi in ammassi più grossi detti micronoduli, percepibili al tatto come chicchi di riso. La circolazione sanguigna peggiora ulteriormente e iniziano i primi fenomeni infiammatori. La pelle inizia a presentare il caratteristico aspetto a “buccia d’arancia”.

IV stadio

Ultimo stadio. Le cellule adipose ingrossate dei micronoduli si aggregano ulteriormente in macronoduli, si evidenziano chiaramente al tatto, la circolazione è compromessa, l’area è dolorante.