Riportare consumatori in profumeria, recuperare marginalità nonché creare un rapporto più trasparente e costruttivo con l’industria sono i buoni propositi per il nuovo anno, ne parliamo con Marco Vaccari

Si sta chiudendo il 2013, un anno che per la profumeria è stato difficile. In che ambito, secondo lei, il retail avrebbe potuto lavorare meglio?

È difficile fare di più da parte nostra. Penso che una leva fondamentale sia stata quella del prezzo. I consumatori vorrebbero comprare gli stessi prodotti a un prezzo più basso e sarebbe bello soddisfare questo loro desiderio, ma il retail può fare poco in proposito.

In che modo il rapporto con l’industria avrebbe potuto essere più “profittevole”?

L’industria non ha saputo reagire alle difficoltà. Non è stata abituata al fatto di realizzare un fatturato inferiore alle aspettative ed è stata presa dal panico. I nostri fornitori sono impreparati e quindi non hanno reagito…

Quali sono le priorità della vostra insegna per il 2014?

Il nostro obiettivo prioritario deve essere quello di far entrare le persone in profumeria. È necessario convincere i consumatori che non aggrediamo nessuno e non cerchiamo di vendergli a tutti i costi prodotti cari, non è così. Dobbiamo sfatare la paura che molti hanno di varcare la soglia dei nostri negozi.

Quali sono invece le priorità nel rapporto con l’industria?

L’industria nel corso del tempo ci ha parlato di filosofia di marca, posizionamento prezzo, contenuto ecc., tutti aspetti che vanno bene a condizione che il fatturato regga. Nel momento in cui il giro d’affari diminuisce tutto viene meno, è quanto ci hanno dimostrato questi mesi difficili. Ciò che importa ai diversi brand è quindi solo il proprio fatturato, che poi sia realizzato in Italia piuttosto che in Cina o in Russia non importa. Le aziende sono tutte brave, buone e intelligenti, ma tutte – dalla più grande alla più piccola – devono vendere e non pensano realmente al canale ma solo ai propri interessi. Ma noi siamo la profumeria italiana e dobbiamo pensare al nostro, non possiamo vendere altrove