Che Douglas Italia, ovvero Douglas, Limoni e La Gardenia, siano diventati un’unica società lo sappiamo da tempo. Che siano diventati un’unica identità e una sola insegna lo abbiamo appreso solo da qualche giorno. Ma ciò che ci fa più piacere conoscere è che nel gruppo in Italia e a livello internazionale abbia vinto un modello di business che ruota intorno al servizio. Era già presente in Italia con le Beauty Lounge, fino a qualche giorno fa 21 e destinate a diventare 45 nel giro di 12 mesi. E il medesimo accento sul servizio verrà messo anche in Spagna e in tutti i Paesi in cui il gruppo è presente. Il servizio è vincente. Ce lo conferma anche Luigi Pinalli, presidente di una società che, proprio facendo tesoro della propria vocazione per il servizio, ha schiacciato il piede sull’acceleratore della crescita. Merito anche di una seconda generazione che non solo ha creduto e crede nel canale ma ha saputo reinterpretarne l’essenza attraverso l’uso delle tecnologie. Largo quindi a e-commerce (particolarmente performante per due player come Douglas e Pinalli) e App, largo a digital e addetti alla vendita 2.0, largo al dialogo sempre più integrato tra negozio fisico e virtuale perché servizio è tutto ciò che soddisfa il bisogno di bellezza del consumatore.