Quante volte abbiamo già letto o sentito dire che il consumatore non è più lo stesso? Quante volte ci è stato ripetuto che il retail deve ripensare il suo ruolo? Tante, tantissime, e la domanda che subito dopo sorge inevitabilmente sulle nostre labbra è: forse la profumeria non è più adeguata? Siamo convinti del contrario e vi spieghiamo il perché. Il consumatore continua a comprare prodotti beauty. I Millennial, che tanto faticano a essere intercettati dalle profumerie, amano acquistare il make up e le analisi relative al mercato e-commerce in Italia collocano i cosmetici, e in generale i prodotti per la cura della persona, ai primi posti delle classifiche di vendita. Inoltre il beauty è una tipologia di prodotto che per sua natura intrinseca è in grado di soddisfare esigenze di consumo particolarmente avvertite dai consumatori moderni: il bisogno di personalizzazione, quello di benessere e di autenticità. Il problema non è dunque il prodotto, bensì il luogo nel quale questo viene venduto. Il punto vendita deve ripensarsi e in alcuni casi rifondarsi. Nessuno di noi ha una formula magica, ecco perché ci siamo fatti aiutare da docenti ed esperti di retail a tracciare un ritratto delle caratteristiche del retail vincente, a qualsiasi settore questo appartenga. Abbiamo raccolto tutte le riflessioni e i punti di vista differenti in uno speciale che spazia dall’evoluzione dei consumatori, ai rapporti tra industria e distribuzione, dal ruolo degli addetti alla vendita al negozio, come progetto architettonico e strumento di vendita. Il risultato? Il futuro per noi è nella profumeria intesa non solo come contenitore ma come contenuto.