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Estée Lauder chiude l’anno fiscale 2025 in perdita, ma guarda con fiducia al 2026

The Estée Lauder Companies ha presentato i risultati dell’anno fiscale chiuso il 30 giugno 2025, segnando un calo dell’8% delle vendite nette, scese a 14,3 miliardi di dollari rispetto ai 15,6 miliardi dell’esercizio precedente. Nonostante il calo dei ricavi, la marginalità lorda ha mostrato un miglioramento, attestandosi al 74% rispetto al 71,7% del 2024, grazie al ‘Profit Recovery and Growth Plan’ (PRGP), che ha garantito efficienze operative e una gestione più contenuta delle eccedenze
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Estée Lauder chiude l’anno fiscale 2025 in perdita, ma guarda con fiducia al 2026. The Estée Lauder Companies ha presentato i risultati dell’anno fiscale chiuso il 30 giugno 2025, segnando un calo dell’8% delle vendite nette, scese a 14,3 miliardi di dollari rispetto ai 15,6 miliardi dell’esercizio precedente. L’azienda ha riportato una perdita operativa di 785 milioni di dollari, a fronte di un utile di 970 milioni nel 2024, e una perdita netta diluita per azione di 3,15 dollari, contro un utile di 1,08 dollari l’anno precedente. Il presidente e CEO Stéphane de La Faverie ha commentato: “Avendo chiuso l’anno fiscale 2025 come previsto, restiamo pienamente concentrati sull’esecuzione della nostra visione strategica Beauty Reimagined. Nonostante la continua volatilità del contesto esterno, abbiamo iniziato il 2026 con segnali di slancio e fiducia nelle nostre prospettive di tornare a una crescita organica delle vendite quest’anno, dopo tre anni di cali, e di iniziare a ricostruire la redditività operativa perseguendo un solido margine operativo rettificato a doppia cifra nei prossimi anni”. Nonostante il calo dei ricavi, la marginalità lorda ha mostrato un miglioramento, attestandosi al 74% rispetto al 71,7% del 2024, grazie al ‘Profit Recovery and Growth Plan’ (PRGP), che ha garantito efficienze operative e una gestione più contenuta delle eccedenze. L’utile operativo rettificato è stato pari a 1,15 miliardi di dollari, in calo del 28%, mentre l’utile netto rettificato per azione è sceso del 42% a 1,51 dollari. Il flusso di cassa operativo si è ridotto a 1,27 miliardi di dollari (da 2,36 miliardi nel 2024), mentre gli investimenti in conto capitale sono stati pari a 602 milioni, in calo rispetto ai 919 milioni dell’anno precedente. A livello geografico, tutte le macro-regioni hanno registrato un calo: Americhe (-4%), Europa-Medio Oriente-Africa (-12%) e Asia/Pacifico (-7%), con la Cina continentale in flessione di media entità. Particolarmente penalizzato il canale travel retail, colpito dalla debolezza dei consumi cinesi e dalla scelta dei retailer di orientarsi verso modelli più redditizi. Sul fronte delle categorie, la Skincare ha segnato un calo del 12% (trainato dalle difficoltà di Estée Lauder e La Mer), il Make-up è sceso del 5% (con sofferenze per M·A·C e Too Faced), mentre le Fragranze sono rimaste sostanzialmente stabili grazie al buon andamento dei marchi di lusso Le Labo e Kilian Paris.

Per il nuovo anno fiscale, la società conferma l’obiettivo di tornare a una crescita organica delle vendite con un utile netto per azione rettificato atteso tra 1,90 e 2,10 dollari. L’azienda stima inoltre un margine operativo rettificato tra il 9,4% e il 9,9%, beneficiando progressivamente delle azioni del PRGP.

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