Per Guido Bellicini, direttore commerciale di BPI, la chiave del successo risiede in una selezione reciproca tra industria cosmetica e profumeria.

Spesso il rapporto tra industria e retail si riduce a una semplice trattativa commerciale. Perché?

In realtà penso che il livello di partnership in profumeria sia comunque decisamente più elevato che in altri canali. Estremizzando, la trattativa non si concretizza in una mera negoziazione su listini precositituiti ma è anche la ricerca comune di quel dettaglio che fa la differenza. In un canale così particolare industria e distribuzione non possono prevalere l’una sulle competenze dell’altra. Certo, con la concentrazione in atto il confronto cresce di pari passo.

Secondo lei qual è stata e quale sarà negli anni a venire la chiave di successo nella partnership tra industria cosmetica e profumeria?

A mio parere la chiave del successo risiederà in una selezione reciproca: da parte della distribuzione nei confronti dell’industria che saprà riconoscere il Dna del canale e da parte dell’industria cosmetica nei confronti della distribuzione capace di riconoscere i valori tangibili e intangibili di un marchio.

Cosa ritiene che il canale selettivo possa e debba fare per attirare più clientela e creare maggiore fidelizzazione, dando quindi l’attuale crisi dei consumi?

Innanzitutto continuando sulla linea di quanto espresso sopra, selezionando e diversificandosi rispetto a canali con i quali non deve competere. Poi ricercando e sperimentando, esperienza che mi piacerebbe intraprendere in questa mia nuova avventura lavorativa. Servizio, professionalità e immagine sono da considerarsi un must e non degli strumenti per attrarre più clientela.