La Norvegia dice stop ai filtri sui social
Foto di Steve Buissinne da Pixabay

Italiane: niente filtri sui social. Insomma, le donne italiane vorrebbero meno filtri sui social. È quanto emerge da una ricerca dal brand di cosmesi giovane Twelab, che ha coinvolto nel suo studio oltre 800 ragazze e donne di età compresa tra i 18 e i 30 anni.
L’84,3% delle intervistate ritiene che le immagini su Instagram siano troppo modificate e non siano rappresentative della realtà, mentre il 15,7% pensa che la questione “non crei nessun disturbo”.
L’analisi è stata realizzata in seguito alla decisione dell’ASA, Advertising Standards Authority, l’autorità di controllo della pubblicità inglese, di vietare l’uso dei filtri nei post sponsorizzati degli influencer per prodotti di make up e skincare.
Altri paesi si stanno muovendo nella stessa direzione. In Francia nel 2017 è stata promulgata una legge con la quale si obbligano ad indicare con il termine “fotografia ritoccata” tutte le immagini commerciali nelle quali il soggetto è stato ritoccato; mentre in Italia non esistono norme specifiche.
Twelab ha deciso di promuovere la causa inserendo il payoff forget filters, cioè dimentica i filtri, in tutta la sua comunicazione, vietando alle influencer con cui collabora di usare filtri che alterino i risultati dei prodotti delle sue linee per la skincare.